Wine Tube Map Friuli Venezia Giulia

Vino in Friuli Venezia Giulia: la wine tube map

In Cantine, Enoturismo, Friuli Venezia Giulia by elenaroppa9 Commenti

Mi capita spesso che amici e conoscenti stranieri mi chiedano del vino in Friuli Venezia Giulia: una delle curiosità principali è quale tipologia degustare. Proprio ultimamente, grazie ad una guida turistica triestina che ci ha messo in contatto, ho dato delle indicazioni ad un americano che sta scrivendo un libro sulla cucina regionale italiana ed i vini correlati. Quando ci siamo presentati e gli ho chiesto cosa gli interessava maggiormente del vino in Friuli Venezia Giulia, la sua risposta mi ha stupito: “Vorrei degustare il Pinot Grigio, è questo che producete, no?”. Certo che sì, ma c’è molto altro! Giustamente lui chiedeva di quello che sapeva, perchè dove vive, il Friuli Venezia Giulia esporta appunto principalmente diverse etichette di Pinot Grigio. La sua visione era corretta, anche se limitata.

Si discute spesso della complessità del territorio italiano (una forza, ma anche una debolezza) e della miriade di denominazioni, di vitigni, di sottozone, eppure quando, nel mio caso specifico, ho cercato di spiegare con semplicità la ricchezza del vino in Friuli Venezia Giulia, a questa persona gli si sono illuminati gli occhi. Non pareva vero scoprire quanto una regione così piccola potesse offrire in termini di caratterizzazioni, di stili, di emozioni enogastronomiche.

Non è facile semplificare il complesso, soprattutto quando entrano in gioco anche interessi “geopolitici”, come quelli che riguardano le Denominazioni di Origine dei vini (le Doc per intenderci). Ecco perché quando ho scovato in rete una modalità che aiutava in qualche modo la semplificazione, ho colto l’occasione di metterla alla prova. Si tratta della “wine tube map”, la mappa della metropolitana che tutti conoscono e riconoscono applicata ai percorsi del vino del Friuli Venezia Giulia. Una linea della metropolitana deve essere diretta, semplice, concreta: può esserlo anche un’indicazione enologica ed enoturistica?

A questo punto ho chiesto alla grafica con la quale collaboro, Lucia Di Benedetto, di farne appunto una raffigurazione grafica il più coerente possibile alla mappa della regione ed ho distribuito le diverse tipologie dei vini così come le consiglierei a chi non conosce il territorio. Certo, una wine tube map non permette sofisfi e appendici, tanto che, in alcuni casi, non è stato facile operare delle scelte, ma non pretendo che sia perfetta, tutto è perfettibile. Una delle mancanze, che però dovrebbe trovare soluzione nell’approfondimento, è quella relativa agli stili: penso in particolare agli “Orange Wine“, che sono vini che stanno riscuotendo successo e il Friuli Venezia Giulia ne è un caposaldo. In questo caso specifico però si tratta appunto di uno stile e non di una varietà (un orange wine può essere ottenuto da Ribolla Gialla o da Pinot Grigio, per esempio) e quindi rimando ad una successiva wine tube map del vino in Friuli Venezia Giulia dedicata agli stili di vinificazione e alle specialità e sottozone!

Volutamente non ho citato le Doc della Regione – Carso, Collio, Colli Orientali del Friuli, Grave del Friuli, Latisana, Aquileia, Annia e Isonzo – nell’ottica di un’unità regionale che travalica i confini interni e della semplificazione. E voi cosa ne pensate? Come l’avreste rappresentata? Spero in ogni caso che possa tornare utile!

Vino in Friuli Venezia Giulia: la wine tube map

Vino in Friuli Venezia Giulia: la wine tube map

elenaroppaVino in Friuli Venezia Giulia: la wine tube map

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Commenti

    1. Autore
      elenaroppa

      Ciao Emanuela, grazie! Questa è proprio l’idea alla base, in teoria se si può avere un quadro chiaro, poi si può anche approfondire :-)

  1. Pingback: Vino in Friuli Venezia Giulia. La wine tube map | Udine 20

  2. Luca

    Bell’idea! Ovviamente non rende conto di tutte le sfumature della produzione locale ma aiuta ad avere un colpo d’occhio su una varietà veramente grande. Utile specialmente per i “foresti”.

    1. Autore
      elenaroppa

      Utile per i foresti e anche per chi non è avvezzo al vino, ma magari ha curiosità in merito. Grazie, Luca!

  3. Adriano Sarto

    Bella idea. In effetti molti “foresti” hanno la fissa del Pinot grigio. In effetti è diventato quasi un autoctono ed è eccellente in diverse zone del Friuli V.G. Anche il Refosco, che autoctono è, ha variegate espressioni in diversi territori (penso, ad esempio, a quello di Faedis). E per tornare agli internazionali, grandi Cabernet anche a Latisana. Insomma un lavoraccio trovare delle zone più vocate di altre. Nel dubbio…. un po’ di valore aggiunto in collina ( Collio, Colli Orientali ?). Se i me sente gli Isontini :-)

    1. Autore
      elenaroppa

      Adriano, per questa volta ti perdono, anche se sono bisiaca 😀
      La collina è sempre la collina, lavoro manuale e quindi cura estrema.

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