Vigneti a Corona

La mia Corona ovvero sentirsi comunità

In Friuli Venezia Giulia by elenaroppa4 Commenti

Borgo Corona

Borgo Corona

Ci siamo inguaiati per caso, un giorno mentre camminavamo per le stradine del piccolo centro rurale di Corona, che è poi una frazione di Mariano del Friuli e conta circa 300 abitanti in tutto. Qui io e il mio Lui ci abitiamo da qualche mese, perchè da sempre il mio desiderio era di poter vivere in campagna, e poi i prezzi delle case in queste località definite sperdute da taluni sono decisamente inferiori. Per lungo tempo siamo rimasti sconosciuti ai nostri compaesani, complice il fatto che le nostre giornate si svolgono lontano da casa e si rientra al tramonto o al favore delle tenebre. Forse ancora troppo poche puntate nelle numerose “private” locali ci hanno confinato all’anonimato.

Uva realizzata coi bicchieri di plastica

Uva realizzata coi bicchieri di plastica

Ma quel giorno siamo rincasati prima e abbiamo deciso per una passeggiata tra i campi che tanto adoro. Cogliamo al volo che qualcosa sta succedendo: Corona s’è vestita a festa, fiocchi e decorazioni fanno bella mostra nei balconi delle case e nei giardini. Mentre osserviamo la fantasia dei decori, veniamo apostrofati alle nostre spalle “Mica sarete di Mariano, eh?”. Ci giriamo verso le due donne e la risposta immediata è “Si, siamo di qui”. “Ah, venite a spiare e copiare il nostro allestimento” e a questa affermazione andiamo in confusione, non ci raccapezziamo. Beh, no, ma noi siamo di qui, Mariano del Friuli località Corona. “Corona?! Allora non siete di Mariano!”. Lo sguardo inquisitorio delle donne si scioglie in un sorriso e noi ci rilassiamo, anche se ancora non capiamo.

Stemma di Corona e cittadino spaventapasseri

Stemma di Corona e cittadino spaventapasseri

Ci spiegano che dopo ben 15 anni di assenza, nel 2013 rivivrà il Torneo dei Borghi di Mariano del Friuli e i circa 1600 abitanti divisi tra Corona, Mariano, Marianut e Cente si sfideranno a singolar tenzone annoverando pallavolo, tiro alla fune, taglio del tronco, briscola e la famigerata Coppa Chiosco. Ed ecco che sì, facciamo tutti capo al Comune di Mariano del Friuli, ma ogni frazione ha la sua identità ben distinta, che si manifesta anche con colori, decorazioni e stili differenti. Chiacchieriamo con le nostre compaesane e affermo da subito il mio affetto per questo luogo, mi sento già parte di una comunità! Ed è qui che mi fregano, il passo è breve dall’affermare una sentenza ad essere coinvolta nel Torneo. Mancano all’appello quattro volontari per la corsa coi sacchi e, beh, devo pur dimostrare che sono Coronese anch’io.

Ai Corones gi plas al neri

Ai Corones gi plas al neri

Mi candido “quasi spontaneamente” per la corsa coi sacchi e l’allegria pervade i volti delle mie care signore: cosa c’è di più bello che ritrovarsi e fare comunella, mentre immagino una mia ideale rovinosa caduta a terra nel malaugurato sacco di patate? Il giorno dopo me le ritroverò sotto il balcone a suonare il mio campanello per invitarmi a vedere le prove di tiro alla fune e per ultimare le decorazioni. Io che non volevo neanche aprire la porta, pochi giorni dopo sarò felice come una bambina di non perdermi neanche una gara al Torno dei Borghi. E onorata posso testimoniare della caparbia e fierezza dei miei compaesani, che non si sono fatti scoraggiare dalla scelta infelice del colore nero per le loro decorazioni, giustificata con un divertente “Ai Corones gi plas el neri”, ovvero quel Cabernet Franc che amano tanto.

Borgo Corona

Borgo Corona

Ai bambini che hanno potuto respirare l’aria di questi giorni di festa, sentirsi parte di una comunità che si tende la mano, corre veloce il pensiero e mi ritorna in mente il ricordo di quando passavo le vacanze estive nel quartiere di mia nonna e organizzavamo le sfide tra le diverse vie; i premi erano giocattoli improvvisati e tanti applausi che ci rincuoravamo dal ginocchio sbucciato. Che ve lo dico a fare che alla corsa coi sacchi ho fatto una pessima figura arrivando ultima e consegnando al fondo della classifica anche la mia squadra? Ma sono pronta ad impegnarmi per il prossimo anno! E la Coppa Chiosco? Certo che l’abbiamo vinta, noi di Corona siamo i più forti ed imbattibili: abbiamo sbancato il chiosco della birra e ci siamo aggiudicati la prima postazione assoluta con un vantaggio irraggiungibile 😉

elenaroppaLa mia Corona ovvero sentirsi comunità

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Commenti

  1. Walter Mucchiut Figar

    Congratulazione! Bella storia che mi a fatto revivere il momento che ho vissuto col mio padre Luigi (Gigi, nato in Corona il 19 junio dal 1899) il mese d’agosto dal 1980. Io vorrei conoscere un po di piu di quel bel paesetto friulano, perche tre giorni di turismo sono stati assai pochi, mi piacerebbe tornare per pregare nella chiesetta dove mio padre “le stat batiat”, eppure mangia un bon persut cun tun toc di formadi furlan, bagnat cuntun glutar di un bon “Cabernet franc”, o un “Verduz” dal Collio ben fred

    Vi prego di scusarmi da la mia ortografia e orrendi sbagli, ma sono argentino, e la prima lingua che ho parlato fu il friulano, al stesso tempo il spagnolo. Il italiano l’ho imparato in Venezuela dal 1955 “con duc i miei compains talians” dove ho vissuto fino adesso In mia casa soltanto si parlava ilfriulano

    Grazie tante per il vostro tempo, e arrivederci!

    1. Autore
      elenaroppa

      Caro Walter, grazie mille per questo prezioso commento, che è una testimonianza del legame forte con la terra dei proprio avi. Spero proprio tu possa ritornare a Corona, ti aspetto per bere insieme un calice di Cabernet Franc o un Verduzzo del Collio bello fresco!

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