Cum grano salis, perché anche il sale fa la differenza

In Friuli Venezia Giulia, Ricette by elenaroppa2 Commenti

Vari tipi di sale e piastra di sale

Vari tipi di sale e piastra di sale

Sono un’amante del salato, in questo blog vedrete ben pochi dolci! Ma sono mai stata attenta al sale da cucina e mi sono mai chiesta la sua provenienza, così come faccio, per esempio, con l’olio d’oliva? Direi proprio di no! Mi era già successo di imbattermi in presentazioni di diversi sali e di provarli anche, ma non avevo posto particolare attenzione alla cosa…finchè qualcuno non ha instillato il dubbio nella mia mente “E’ sano il sale che usi in quantità nell’insalata, sulla carne e via dicendo?”. Forse anche no!

Corro nella mia dispensa a leggere l’etichetta della scatola di sale, che riporta a chiare lettere le parole “estratto e raffinato”, le quali accendono subito il mio campanello d’allerta. Non sono un’esperta della lavorazione in salina, ma se qualcosa è estratta e raffinata, molte volte c’è un intervento non solo fisico ma anche chimico.

Ammetto la mia ignoranza, ho sempre ingollato il sale che mi trovano davanti…ma ora scopro che:

  •       Raffinazione del sale = processo che depaupera il sale naturale da tutti i minerali che lo compongono;
  •       Sale da cucina (industriale) = cloruro di sodio puro perché raffinato;
  •       Sale iodato = cloruro di sodio puro + iodio in quantità imprecisate;
  •      Formazione di umidità = nel sale raffinato, per evitarla, vengono aggiunti carbonati e silicati;

Potrei far finta di niente e continuare così oppure potrei riformi di un sale naturale ed integrale presso i negozi specializzati. Io ne ho trovato uno a Manzano (Schianchi), ma ho notato che anche diversi supermercati propongono sali di qualità.

La prima cosa che salta all’occhio è la varietà dei sali in commercio e la disparità di prezzo con il comune sale da cucina. Ogni sale ha il suo impiego in cucina e soprattutto è bene metterli alla prova rispetto al proprio gusto. Per esempio io non sopporto il sale affumicato! Per un uso generalizzato, ho optato per il sale rosa del Pakistan, non raffinato e ricco di minerali ed oligoelementi. Si può utilizzare nelle più svariate preparazioni, dall’insalata alla carne, senza che ci sia un’interferenza di sapori.

Sale rosa del Pakistan

Sale rosa del Pakistan

Per quanto riguarda il costo, che fare nella scelta?! Ho placato il mio senso di colpa per la spesa con l’esaltazione estetica! Scegliendo il sale in cristalli grossi, la cena diventa un vero e proprio show: al centro della tavola le rosee formazioni cristalline, che ognuno può gestire a piacere con una piccola grattugia (quella che di solito si trova nelle confezioni della noce moscata).

Le altre varietà di sali? Da perderci la giornata, tra sale Alea Rosso e Nero delle Hawaii, sale bianco di Cipro, sale blu di Persia e sale Wasabi! A proposito, nella vicina Slovenia ci sono le saline di Pirano…mi sa che sono assolutamente da scoprire!

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Commenti

  1. Rossella

    Il sale in cristalli grossi mi manca, ma quello dell’Himalaya c’è a casa e pure quello nero delle Hawaii. Se vai Munich, prima o poi,ti dico dove lo prendo. E’ una sorta di souvenir che mi prendo quando vado a visitare un’amica che abita lì.
    Dal sale passa anche al pepe, perché ci sono altre meraviglie. Non che io sia un’esperta. Provandoli però ne ho colto le particolarità, nonostante lo scetticismo iniziale.

    1. Elena Roppa

      Il nero delle Hawaii mi piace molto, il pepe sicuramente divertente e anche gli abbinamento da studiare! Grazie Ros 😉

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