Dalla cima del Monte Quarin

Una passeggiata nel Collio fino al Monte Quarin

In Cantine, Enoturismo, Friuli Venezia Giulia by elenaroppa2 Commenti

Il Monte Quarin visto da Corona

Il Monte Quarin visto da Corona

Dal mio paese, Corona, si vede il Monte Quarin, ed è bellissimo. Quante volte passeggiando per i campi, il mio sguardo si è volto verso quella collinetta ricoperta di filari di vite e alla cui sommità sorgono una bianca piccola Chiesetta ed un chiaro casolare. Il campanile si erge alto e spicca tra il verde degli alberi. Sembra un luogo fatato, e la passeggiata che ci porta da Corona o da Cormons alla sua bassa vetta ci fa esplorare un paesaggio rurale mite e sereno. Potremmo decidere di fare anche il percorso che passa attraverso la località di Spessa a Capriva del Friuli, giungendo tra vigneti, campi e piccole strade sterrate nel cuore del Collio.

Collio Bianco

Collio Bianco

Dopo diversi anni che non visitavo il Monte Quarin, l’occasione è stata data dalla festa dedicata a cinque produttori del Collio, che si sono riuniti sotto l’insegna CollioVitae ad esprimere la gioia e la bellezza del vino e del territorio. Si tratta di Damian Princic, Edi Keber, Damijan Podversic, Roberto Picech, Dario Raccaro che presentavano la loro versione di Collio Bianco. Che cos’è il Collio Bianco? E’ il vino bianco che rappresenta per antonomasia questo territorio, non un’unica uva, ma un blend di diverse uve sia autoctone che comuni a seconda dell’interpretazione del produttore. Degustare un Collio Bianco vuol dire poter apprezzare l’essenza locale, ma allo stesso tempo riconoscere la mano del vignaiolo che l’ha curata e armonizzata nel suo vino.

Direzione al Monte Quarin

Direzione al Monte Quarin

La salita al Monte Quarin è lieve, molte persone del luogo vengono a camminare o fare jogging da queste parti. I cartelli, nel centro cittadino di Cormons, segnalano bene qual è la direzione da prendere. Macchine con targa austriaca scorrazzano placidamente per queste vie, qualcuno dice che sono loro, gli austriaci, a conoscere meglio dei residenti i sentieri e le tappe, includendo quelle enogastronomiche al primo posto, proprio perchè questi luoghi si sanno far amare. Da dire, in ogni caso, che la salita fin quasi alla sommità della collinetta, si può fare anche in auto, visto che c’è un piazzale attrezzato. Da questo punto si sale agevolmente per una larga scalinata che ci porta alla piccola Chiesa della Beata Vergine del Soccorso (da quel che so, però, non sempre aperta). Anche se la Chiesa è chiusa, è il panorama a ripagare della salita: la cittadina di Cormons nella sua interezza, il colle di Medea, i vigneti ed i campi fin quasi al mare, se la giornata è limpida.

La vista dalla Chiesa del Monte Quarin

La vista dalla Chiesa del Monte Quarin

Kaplja 2009 e formaggio Fenice

Kaplja 2009 e formaggio Fenice

I 5 vignaioli hanno scelto uno dei luoghi più affascinanti della zona per festeggiare, e poi la musica e lo spettacolo circense che vede in scena la trapezista, il mangiatore di fuoco e l’atmosfera onirica di un Collio magico e senza tempo. Cinque vini in degustazione, il Collio Bianco Dario Raccaro 2013, il Kaplja Damijan Podversic 2009, il Colle Duga 2013 Damian Princic, lo Jelka 2013 Roberto Picech, il Collio Bianco 2013 Edi Keber: vini che indubbiamente danno l’idea dell’eccellenza dei bianchi del Friuli Venezia Giulia, su questo non c’è da discutere. In merito all’annata, essendo tutti di complessità e struttura, meglio acquistare ora la 2013 e conservarla per due/tre anni per lasciare il giusto tempo di maturazione. Ho apprezzato particolarmente il Kaplja 2009, un Orange Wine intrigante ed elegante, di una complessità che si manifesta sorso a sorso mantenendo la piacevolezza della bevuta. Il colore è di quelli che non ti scordi, un’ambra brillante che sembra aver rubato i colori dei tramonti più belli. Gli ho trovato anche l’abbinamento perfetto, con il formaggio “Fenice” del casaro Gortani della Malga Pozof in Carnia, un latteria che viene stagionato sotto le ceneri per due mesi e si rivela fresco, asciutto e saporito.

Le danze continuano fino a notte fonda in quel del Monte Quarin, c’è chi si diverte a salire sulle rovine della Rocca (ops…è vietato, mi raccomando di non farlo!), si beve il vino seduti sulle balle di fieno rimirando il paesaggio, i colori del cielo, la luna che illumina i boschi, le luci delle cittadine ai nostri piedi. Val la pena partire da Cormons, zaino in spalla con una bottiglia di vino, pane e formaggio e salire sulla collina, per poi brindare alla vita, agli amici, all’amore o a quello che ci viene in mente! Qui li link ad una mappa dei percorsi a piedi ed in bici dal sito Isontino Mountain Bike, Mappa Itinerari Valle del Preval.

Spettacolo sul Monte Quarin

Spettacolo sul Monte Quarin

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Commenti

  1. Adriano Sarto

    Un giro, tra i tanti attorno a Cormons, che cerco di fare ogni anno da Roma passando una decina di giorni nella meravigliosa ospitalità della Famiglia Korsic a Giasbana; tra l’altro anche loro produttori di un ottimo Collio Bianco.

    1. Autore
      elenaroppa

      Vero, San Floriano del Collio – con le sue frazioni di Giasbana e Bukoje – è un altro luogo che vale la pena visitare, consigliato soprattutto per chi ama andare in bici!

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